Con la Digital Health l’accesso alle cure è davvero per tutti

31 Marzo 2022

La missione della Digital Health, ossia rendere l’accesso alle cure più inclusivo, è ben descritta nella Strategia globale sulla salute digitale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’obiettivo a cui punta l’OMS è infatti quello di “promuovere vite sane e benessere per tutti, ovunque, a tutte le età.”

Le tecnologie digitali sono considerate la via maestra per agevolare l’accesso universale all’assistenza sanitaria e per migliorarne la qualità di vita delle persone. La rapida crescita dei servizi di Digital Health sta ampliando così la platea delle persone che possono curarsi, includendo anche chi per diversi motivi quali la distanza dai centri di cura, barriere socio-economiche, etc. ha finora trovato difficoltà a usufruire dell’assistenza sanitaria. Oggi, l’idea di curare le persone indipendentemente dal luogo in cui si trovano e dalle loro condizioni sociali sta diventando realtà.

La Digital Health risponde alle sfide sanitarie globali

Secondo le stime dell’ONU, la popolazione mondiale raggiungerà circa gli 8,5 miliardi di persone nel 2030. Ciò avrà inevitabili impatti economici, ambientali e ovviamente sanitari.

L’allungamento dell’aspettativa di vita e le conseguenti problematiche di salute collegate all’invecchiamento sono sfide a cui bisogna prepararsi fin da subito. Senza un rapido adeguamento dei sistemi sanitari, l’erogazione delle cure e il loro costo diventeranno insostenibili.

Dall’altro lato, i progressi della tecnologia stanno portando buone notizie. Nel 2020, il numero di persone con un accesso a Internet ha toccato i 5 miliardi, con un incremento di 1 miliardo rispetto al 2017. L’arrivo della tecnologia 5G aiuterà inoltre a connettere territori carenti di infrastrutture e a rendere più stabili e veloci le connessioni.

Questa crescente connettività, abbinata ai servizi di Digital Health, sta accelerando la “trasformazione digitale” della salute e ampliando l’accesso alle cure. Ma il successo di tale strategia richiede il coinvolgimento di tutte le parti in causa: istituzioni, strutture sanitarie, operatori della salute, cittadini.

Insomma, le sfide globali che ci attendono devono essere affrontate “irrorando” ogni tessuto del sistema salute con le tecnologie sanitarie digitali.

Un accesso alle cure più democratico e patient-centered

La tecnologia digitale sta diventando il “grande democratizzatore” della salute.
Oggi le persone “vivono online” gran parte della loro vita: prenotano viaggi, acquistano merci, instaurano amicizie, si informano e comunicano. Ciò che una volta era accessibile soltanto attraverso “mediatori”, ora è nelle mani dei consumatori.

Lo stesso vale per la sanità. Dispositivi e dati che in precedenza erano accessibili solo a ospedali, medici o infermieri, attraverso la tecnologia digitale sono disponibili a un’ampia fascia di popolazione. Le nuove tecnologie hanno portato nelle case dei pazienti una miriade di sensori e device: ECG personali, misuratori di glicemia, pulsossimetri e altro ancora. Questi dispositivi, semplici da utilizzare, forniscono informazioni in tempo reale a cui il paziente non aveva mai avuto accesso prima.

Con i servizi di Digital Health le persone sono dunque sempre più al centro delle scelte di cura. E le “persone al centro” sono sempre in numero maggiore.

Un migliore accesso alle cure passa anche da una più matura cultura digitale

I dispositivi e le soluzioni per la salute digitale stanno abbattendo i limiti di tempo e spazio, favorendo l’accesso alle cure e fornendo maggiori informazioni a pazienti e professionisti.

La Digital Health rappresenta una svolta nell’esperienza del paziente, ma anche un cambiamento radicale per il mondo della sanità. Le soluzioni digitali forniscono infatti dati e approfondimenti agli operatori sanitari, mettendoli in grado di studiare cure personalizzate.

Condizione fondamentale affinché questo fenomeno continui a progredire è l’accettazione culturale del nuovo paradigma. È necessario cioè che i pazienti abbiano fiducia in questi strumenti innovativi e che si sentano coinvolti attivamente nella gestione della propria salute. Da parte loro, i professionisti sono chiamati a sfruttare le soluzioni digitali come un’estensione naturale del proprio lavoro. Inoltre, sia i pazienti sia gli operatori sanitari devono essere debitamente formati all’utilizzo degli strumenti di Digital Health perché riescano a trarne i giusti benefici.

Molto dipenderà dalle volontà e dagli indirizzi politici, che dovranno incoraggiare partnership tra settore pubblico e privato. Solo così si potrà supportare lo sviluppo di servizi che rendano le cure sempre più inclusive, a tutto vantaggio della collettività.

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